Prestazioni Ambulatoriali e Domiciliari

Richiesta di prestazione ambulatoriale o domiciliare

La richiesta di prestazione ambulatoriale o domiciliare può essere effettuata dalle persone interessate direttamente o dai loro familiari, presso il Presidio.

La prescrizione del trattamento riabilitativo ex art. 26 deve contenere:

  • la diagnosi clinica che giustifica il trattamento richiesto;
  • il tipo di trattamento riabilitativo, il regime (ambulatoriale o domiciliare) in cui deve essere erogato;
  • l’indicazione che trattasi di prestazioni ex art. 26 L. 833/78;

Tale prescrizione (esente da ticket) unitamente al progetto e programma riabilitativo redatto dal medico del Presidio viene inviata all’ASL per l’effettuazione delle prescritte verifiche e controlli.

L’utente dovrà essere in possesso di:

  • Tessera Sanitaria/Codice Discale;
  • documento di identità;
  • richiesta del MMG (medico di medicina generale) o PLS (Pediatra di Libera scelta) sul modulario regionale del SSN;
  • eventuale documentazione sanitaria ed indagini diagnostiche;

Le eventuali proroghe del trattamento riabilitativo non richiedono la prescrizione del medico di medicina generale (MMG) o dal pediatra di libera scelta (PLS), ma saranno comunicate dal Presidio al competente servizio delle ASL.

Patologie Trattate

Le patologie più ricorrenti che possono considerarsi rientranti nei trattamenti riabilitativi ex art.26 L.833/78 (individuate dalla Giunta Regionale con la Delibera 1073/02, dal Quaderno n° 8 della Riabilitazione dell’8 aprile 2011 e dalla Giunta Regionale con Delibera 1195/13),  sono in modo semplificato cosi classificate:

    • patologia del sistema nervoso centrale (SNC) primitivo/secondario in età evolutiva;
    • patologia del SNC primitivo/secondario nel giovane, nell’adulto e nell’anziano;
    • patologia del sistema nervoso periferico (SNP);
    • patologia osteoarticolare/miotendinea post-traumatica, post-chirurgica, post-ustioni;
    • patologia osteoarticolare/miotendinea/patologie reumatiche infiammatorie e con impotenza funzionale legata alla riacutizzazione;
    • patologie internistiche;
    • patologie oncologiche.

Riabilitazione Domiciliare

La riabilitazione domiciliare (RR Puglia n. 125 del 10 agosto 2011 “Assistenza domiciliare per trattamenti riabilitativi ex art. 26 della L. n. 833/78”) offre un trattamento che può esaurirsi direttamente a domicilio o rappresentare una fase transitoria in cui vengono attivate tutte le azioni che permettono di continuare il trattamento in ambulatorio. Tale modello di assistenza consente al paziente di rimanere a casa, nel proprio ambito familiare e relazionale, potendo ugualmente usufruire dell’assistenza di cui ha bisogno per migliorare il decorso riabilitativo.

La riabilitazione domiciliare viene richiesta:

  • da unità operative ospedaliere per acuti e riabilitative, comprese quelle di lungodegenza, a seguito di dimissione protetta;
  • da strutture residenziali territoriali (RSA e strutture di riabilitazione);
  • dal MMG per insorgenza di patologie o condizioni che creano disabilità o peggiorando una disabilità persistente;

Chi può Accedere

Possono accedere alla riabilitazione domiciliare i cittadini che presentano contemporaneamente le seguenti caratteristiche:

  1. soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, impossibilitati ad essere trasportati presso gli ambulatori o per i quali occorre raggiungere obiettivi relativi all’autonomia nel proprio ambito di vita;
  2. adeguato supporto familiare o informale;
  3. idonee condizioni abitative;
  4. consenso informato da parte della persona e della famiglia.

Disabilità trattate a domicilio

  • pazienti con patologie di anca, femore e ginocchio trattati chirurgicamente che, per condizioni cliniche, non possono accedere al trattamento ambulatoriale;
  • pazienti con esiti di ictus cerebrale e residuale emiparesi nelle fasi di immediata post-acuzie e nei casi con gravi esiti disabilitanti;
  • pazienti affetti da gravi patologie di apparato e politraumatizzati che, per condizioni cliniche, non possono accedere al trattamento ambulatoriale;
  • pazienti affetti da malattie degenerative progressive del sistema nervoso centrale e periferico, neuromuscolari in fase di avanzata evoluzione che non possono essere trattati in ambulatorio;
  • pazienti affetti da mielolesioni e cerebro lesioni genetiche ed acquisite;
  • pazienti in coma vegetativo e stato di minima coscienza;

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